Storia sentimentale dell'astronomia
Il processo si conclude il 16 giugno: nel palazzo del Quirinale su dieci cardinali consiglieri del Sant’Uffizio sette votano contro Galileo e tre a
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dei famosi editori stampatori Elzeviri (che avevano pubblicato anche una traduzione del Dialogo dei massimi sistemi). In quelle pagine troviamo l
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È il Natale del 1641, l’ultimo di Galileo: si spegnerà quindici giorni dopo.
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inaugurata nel Museo di Fisica. Dal 1927 divenne patrimonio del Museo di Storia della Scienza di Firenze. La vertebra passò dal figlio del Cocchi, poi al
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La traslazione del 1737 dalla sacrestia alla navata centrale della chiesa non fu una riconciliazione tra Curia e scienza. Fu anzi un messaggio
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Un altro oggetto studiato da Marshack è l’Isnango Bone, un osso inciso trovato negli Anni 60 del secolo scorso in Africa equatoriale vicino al lago
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Esploratori del cielo
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Questo modello riusciva a descrivere abbastanza bene i moti dei pianeti e del Sole, e in mancanza di prove definitive poteva essere considerato
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In una pubblicazione del 1655 intitolata Controversia prima astronomica Cassini indicò tre metodi per risolvere sperimentalmente la questione: 1
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La distanza del Sole
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Il calendario più pesante del mondo
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astronomici, un possibile calendario lunare con 29 lunette corrispondenti al periodo sinodico dopo il quale rivediamo le stesse fasi del nostro satellite
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La notte del capodanno 1801, mentre rilevava la posizione della stella n. 87 del catalogo di Lacaille nella costellazione del Toro, annotò anche le
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Da poco era nata una “polizia del cielo” per iniziativa del barone ungherese Franz Xavier von Zach con lo scopo di rintracciare il pianeta che
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Anche gli Egizi furono osservatori attenti del cielo, ma con intenti più pratici che teorici. La loro civiltà era fondata sul culto del Sole. Gli
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La scalata alla distanza del Sole dall’antichità ai nostri giorni
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Le Verrier si applicò prima a Mercurio. Partendo da 200 misure della posizione del pianeta ottenute tra il 1836 e il 1842, studiò le perturbazioni di
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Le Verrier, da sempre spirito reazionario ed eletto deputato dell’Assemblea Costituente il 23 aprile 1848, è pronto a salire sul carro del vincitore
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La teoria generale del moto dei pianeti e delle loro reciproche perturbazioni gravitazionali nel 1859 riportò Le Verrier a un interesse di vent’anni
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rivista Natura e arte scriveva: “La rete formata da canali probabilmente fu determinata in origine dallo stato geologico del pianeta, e si è venuta
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buone: è così che i canali svaniscono sotto gli occhi di quell’acutissimo osservatore, dotato per di più del terzo maggior rifrattore del mondo.
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Fisici all’assalto del cielo
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Il primo tentativo di calibrare le cefeidi come “candele standard” per misurare gli abissi intergalattici fu del danese Ejnar Hertzsprung. Lo fece
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Einstein calcolò il redshift gravitazionale del Sole: niente da fare, troppo piccolo per essere misurabile. In effetti solo molti decenni dopo
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, dell’Università di Princeton. Quando seppero del “disturbo”, esaminarono i dati dei colleghi del Bell Laboratory e conclusero che si trattava del calore
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1965: l’eco del Big Bang
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A trovare la prova decisiva a favore del Big Bang furono Arno Penzias e Robert Wilson: è la radiazione fossile, un sottofondo di microonde che permea
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Negli Anni 70 del secolo scorso alcuni astronomi avanzarono l’ipotesi che Plutone fosse un ex satellite sfuggito a Nettuno. Questa teoria amareggiò
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dal Sole, ma perché la radioastronomia si sviluppasse fu necessario attendere la fine della seconda guerra mondiale e l’abolizione del il segreto
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. Il collega di turno la ammise allora sotto la cupola del telescopio più grande del mondo e nel corso della visita le spalancò anche la porta del famoso
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L’idea più diffusa è che a indurre l’accelerazione sia l’energia quantistica del vuoto. I lavori di Richard Feynman hanno dimostrato che il vuoto
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Un altro falso allarme fu quello del “segnale wow” registrato il 15 agosto 1977 con il radiotelescopio dell’Università dell’Ohio puntato verso la la
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un film interpretato da Jodie Foster. Inserita nel 2004 dal settimanale Time tra le cento personalità più influenti del mondo, dopo 35 anni di ricerche
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nei primi tempi le donne astronomo sono ancora, più che professioniste della scienza del cielo, sorelle volenterose, mogli devote, e magari gradevoli
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Dante aveva fatto studi di medicina e si era formato nelle arti del Trivio o sermocinales (grammatica, retorica e dialettica) e del Quadrivio (artes
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la Terra “non è nel mezzo del cerchio del sole, né nel mezzo del mondo” . Contrario all’astrologia, Leonardo non credeva che il cielo influisse sul
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Qualcosa si sa anche di Leonardo osservatore. Quando era a Milano alla corte di Ludovico il Moro seguì l’eclisse di Sole del 16 marzo 1485, e dal
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L’altro testo precocemente eliocentrico è la Narratio prima del suo unico allievo, il luterano Georg Rheticus, italianizzato in Retico (1514-1574
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Sappiamo poco del Niccolò Copernico privato perché l’uomo non amava l’autobiografia. Di lui abbiamo 17 lettere e un ritratto. Quindici lettere
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Il perfido tranello è una conseguenza (involontaria) della riforma del calendario introdotta dal pontefice Gregorio XIII, l’ultimo importante frutto
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Svezia al tempo delle sue lotte con la Polonia. Il DNA dei capelli è risultato del tutto compatibile con quello delle ossa del cranio. A questo punto la
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Per quanto piccola, la differenza residua del calendario giuliano comportava l’errore di un giorno in 133 anni, e al tempo di Gregorio XIII aveva
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. Lei era “una donna del popolo” forse figlia del pastore della parrocchia di Knutstorp. Non poterono sposarsi, ma dopo tre anni le unioni di fatto
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Ad un setaccio così fine, le imperfezioni del sistema geocentrico non sarebbero sfuggite. E neppure quelle del sistema di Copernico.
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, più ancora di Galileo, osservatore abilissimo. Se poi guardiamo al modo di procedere del loro genio, Galileo compie le sue scoperte soprattutto per
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Nulla sappiamo dell’osservazione del cielo da parte dei nostri antenati fino all’Uomo di Neandertal e all’Homo sapiens. L’ipotesi che il primo
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Pionieri del cannocchiale
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tanto realismo. Siamo di fronte a una specie di “prova d’artista” sulla prima copia del “Sidereus Nuncius” uscita dalla bottega del libraio Tommaso
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Gli piacevano però le lezioni del matematico Ostilio Ricci, allievo di Tartaglia, e mostrava un singolare spirito di osservazione: nel 1583 scoprì l
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Nel dicembre 1610 e per tutta la prima metà del 1611 Galileo lavorò per determinare i periodi orbitali dei satelliti di Giove. La misura si rivelò
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